Da Condifesa Padova il punto sui danni e le contromisure per tutelare il reddito delle aziende. Piacentini: “è possibile chiedere la riduzione del prodotto assicurato in caso di perdite”
Dopo la siccità invernale e le temperature anomale, in queste ultime tre settimane gli agricoltori hanno dovuto fare i conti con eventi meteo “estremi” che inevitabilmente incidono sulle principali produzioni di stagione, come ricorda Ettore Menozzi Piacentini, presidente del Condifesa Padova, il Consorzio che si occupa delle assicurazioni agevolate in agricoltura. “Le gelate di fine marzo hanno colpito gravemente le produzioni di frutta precoce (albicocche, nettarine e susine) – ricorda Piacentini – e i seminativi primaverili.
Dopo repentine alternanze di giorni freddi e caldi con temperature diurne di oltre 25 gradi, da dopo Pasqua è ritornato il gelo accompagnato da nevicate a bassa quota e perfino da sporadiche grandinate come quella dello scorso 15 aprile tra i Colli Euganei e alcune zone di pianura”.
Ancora una volta quindi gli agricoltori devono fare i conti con freddo e temperature minime notturne sottozero che hanno colpito nuovamente tutte le specie frutticole in parte in fioritura o “bruciando” le gemme, le produzioni di uva con alcune varietà in fase di germogliamento, le orticole appena messe a dimora e i seminativi in fase di emergenza.
“Fare una stima dei danni per valutare le conseguenze delle gelate – aggiunge il presidente di Condifesa Padova – in questo momento è difficile, dalle prime uscite dei nostri tecnici la situazione risulta eterogenea e complessa, perché oltre al picco termico, nei giorni più critici le temperature sono scese sottozero già in tarda sera e sono rimaste tali fino alle 6 del mattino.
E mentre alcuni ortaggi a pieno campo sono letteralmente distrutti, per le varietà di frutta e uva che presentano una resistenza ai danni da gelo diversa, bisogna aspettare che si normalizzino le temperature e riprenda l’attività dello sviluppo vegetativo”.
Come devono comportarsi quindi gli agricoltori e chi è assicurato? “Se l’assicurazione comprende la garanzia gelo-brina, – ricorda Piacentini – l’agricoltore deve denunciare tempestivamente il danno. Successivamente usciranno i periti dell’assicurazione per la stima e quantificazione delle perdite.
Se l’assicurazione invece non comprende la garanzia gelo-brina, l’imprenditore può ridurre il quantitativo assicurato per le perdite subite (frutta precoce esclusa) entro i termini stabiliti dalle assicurazioni, normalmente entro la metà di maggio. La riduzione del prodotto assicurato e del premio è efficace dall’inizio della garanzia.
Ormai gli eventi meteo estremi sono sempre più frequenti – conclude il presidente di Condifesa Padova – pertanto gli agricoltori devono mettere in campo anche una adeguata protezione per le proprie coltivazioni e il proprio reddito, a partire appunto dalla soluzione assicurativa su misura di azienda”.