Da alcuni anni l’agricoltura deve fare i conti con i cambiamenti climatici che stanno sconvolgendo il ciclo della natura con fenomeni estremi.
Basti pensare alle gelate degli scorsi mesi di marzo e aprile che hanno causato danni alle colture padovane – in particolare alle frutticole, ma anche a patate, cipolle, angurie, zucche, asparagi, bietole e mais.
Una situazione che ormai si ripete sempre più spesso, mettendo a rischio il lavoro di un intero anno e non solo.
Come mettersi al riparo dalle conseguenze negative di queste situazioni?
Le assicurazioni sono lo strumento ideale per ridurre i rischi derivanti dai cambiamenti climatici e tutelare il proprio reddito.
In più, l’attuale sistema conferma il sostegno pubblico fino al 70% della spesa ammessa a contributo, rifinanziato anche per il periodo transitorio PAC 2021-2022.
Assicurarsi, quindi, è ancora più conveniente!
Assicurazione per produzioni vegetali
La copertura assicurativa potrà essere richiesta per le produzioni vegetali con soglia del 20% per tutte le colture e con un contributo fino al 70% per:
mais da granella, insilaggio, orticole da industria (fagioli, fagiolini, piselli, spinaci), cocomeri e meloni, tabacco, peperoni, pomodoro e vivai.
Le avversità assicurabili sono:
- avversità catastrofali: alluvione, siccità, gelo-brina
- avversità di frequenza: grandine, vento, eccesso di pioggia, eccesso di neve
- avversità accessorie: colpo di sole/vento caldo e ondata di calore, sbalzo termico
Per assicurare le produzioni ci sono scadenze ben precise che è bene ricordare:
In particolare:
- il 30 giugno scade il termine per assicurare le colture a ciclo primaverile e per i Fondi IST di stabilizzazione del reddito
- il 15 luglio scade il termine per assicurare colture a ciclo estivo, di secondo raccolto, trapiantate
- il 31 ottobre scade il termine per assicurare le colture a ciclo autunno invernale e vivaistiche
Non aspettare oltre: assicurati e proteggi il tuo reddito.
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